Luca Bellandi

BIOGRAFIA

Luca Bellandi

Luca Bellandi è nato a Livorno nel 1962.

Ha frequentato l’istituto d’arte a Pisa e nel 1985 ha conseguito la laurea all’Accademia d’arte di Firenze. Inizia dai classici, poi successivamente scopre l’arte e l’underground americano. L’artista livornese si è imposto con una fitta serie di mostre in Europa e negli Stati Uniti che l’hanno visto collezionare successi e consensi di pubblico e critica, e lo hanno riconosciuto come uno degli artisti più interessanti nel panorama artistico contemporaneo.

Dal 1994 e’ direttore artistico del settore Arti Visive presso l’associazione culturale “Atelier delle Arti” di Livorno, dove insegna pittura e disegno. Presente con una mostra personale al MUMI Museo Michetti di Francavilla nel 2007.

TECNICHE DI STAMPA

Serigrafia:
Anche se proveniente dall’antica Cina il nome deriva dal greco sericos che significa seta, in quanto il procedimento di stampa si ottiene facendo passare del colore pressato con la racla sul telaio di seta a trama rada, colore che non passerà nelle parti da noi rese impermeabili. La serigrafia permette di stampare su innumerevoli tipi di materiale dal cuoio al legno dalla plastica alla gomma dalla carta al tessuto, e per questo è oggi largamente diffusa anche a livello industriale.

Calcografia/:
La più antica tecnica di incisione in cavo è l’acquaforte. Sulla lastra metallica, ricoperta con vernice proteggente (resistente all’acido) viene tracciato il disegno che si vuole ottenere con una punta molto sottile in modo da scoprire il metallo. Poi successivamente si procede alla morsura, cioè all’immersione in acido nitrico o per cloruro di ferro (anticamente detto acquaforte), che corrode (tecnicamente morde) il metallo dove manca la vernice protettiva. Una volta terminata la morsura si toglie la vernice e la lastra risulterà incisa solo dove l’acido ha svolto la sua azione.

Calcografia/Acquatinta:
E’ una tecnica di incisione che risale al settecento, anch’essa rientra tra le incisioni in cavo ottenute in maniera indiretta cioè attraverso l’azione dell’acido in morsura. L’acquatinta è il procedimento più adatto per ottenere stampe colorate. Le modalità sono due: una consiste nell’applicare direttamente l’acido sul metallo nudo con un pennello delimitandone con delle vernici proteggenti dalla morsura il suo campo d’azione, l’altra si ottiene per mezzo di speciali preparazioni dette grane. Sulla lastra metallica opportunamente scaldata, viene fissata della polvere di asfalto in modo da rendere la lastra granulosa. L’acido nel quale viene immersa la lastra corrode il metallo penetrando tra un granello di polvere e l’altro e la lastra ottenuta mostra una superficie spugnosa che, inchiostrata, crea effetti sfumati simili all’acquarello.

Calcografia/Incisione a ceramolle con fondino retouche:
La ceramolle è una variante dell’acquaforte, viene utilizzata per ottenere delle incisioni dai tratti morbidi e delicati. Essa differisce dalla acquaforte per l’aggiunta di sego nella vernice o cera impiegata in modo da renderla appiccicosa. Il disegno in questo caso non viene eseguito direttamente sulla lastra verniciata ma su un foglio di carta sottile appoggiato sopra la vernice.

Serigrafia Polimaterica.

Biografia

BIOGRAFIA

Luca Bellandi

Luca Bellandi è nato a Livorno nel 1962.

Ha frequentato l’istituto d’arte a Pisa e nel 1985 ha conseguito la laurea all’Accademia d’arte di Firenze. Inizia dai classici, poi successivamente scopre l’arte e l’underground americano. L’artista livornese si è imposto con una fitta serie di mostre in Europa e negli Stati Uniti che l’hanno visto collezionare successi e consensi di pubblico e critica, e lo hanno riconosciuto come uno degli artisti più interessanti nel panorama artistico contemporaneo.

Dal 1994 e’ direttore artistico del settore Arti Visive presso l’associazione culturale “Atelier delle Arti” di Livorno, dove insegna pittura e disegno. Presente con una mostra personale al MUMI Museo Michetti di Francavilla nel 2007.

TECNICHE DI STAMPA

TECNICHE DI STAMPA

Serigrafia:
Anche se proveniente dall’antica Cina il nome deriva dal greco sericos che significa seta, in quanto il procedimento di stampa si ottiene facendo passare del colore pressato con la racla sul telaio di seta a trama rada, colore che non passerà nelle parti da noi rese impermeabili. La serigrafia permette di stampare su innumerevoli tipi di materiale dal cuoio al legno dalla plastica alla gomma dalla carta al tessuto, e per questo è oggi largamente diffusa anche a livello industriale.

Calcografia/:
La più antica tecnica di incisione in cavo è l’acquaforte. Sulla lastra metallica, ricoperta con vernice proteggente (resistente all’acido) viene tracciato il disegno che si vuole ottenere con una punta molto sottile in modo da scoprire il metallo. Poi successivamente si procede alla morsura, cioè all’immersione in acido nitrico o per cloruro di ferro (anticamente detto acquaforte), che corrode (tecnicamente morde) il metallo dove manca la vernice protettiva. Una volta terminata la morsura si toglie la vernice e la lastra risulterà incisa solo dove l’acido ha svolto la sua azione.

Calcografia/Acquatinta:
E’ una tecnica di incisione che risale al settecento, anch’essa rientra tra le incisioni in cavo ottenute in maniera indiretta cioè attraverso l’azione dell’acido in morsura. L’acquatinta è il procedimento più adatto per ottenere stampe colorate. Le modalità sono due: una consiste nell’applicare direttamente l’acido sul metallo nudo con un pennello delimitandone con delle vernici proteggenti dalla morsura il suo campo d’azione, l’altra si ottiene per mezzo di speciali preparazioni dette grane. Sulla lastra metallica opportunamente scaldata, viene fissata della polvere di asfalto in modo da rendere la lastra granulosa. L’acido nel quale viene immersa la lastra corrode il metallo penetrando tra un granello di polvere e l’altro e la lastra ottenuta mostra una superficie spugnosa che, inchiostrata, crea effetti sfumati simili all’acquarello.

Calcografia/Incisione a ceramolle con fondino retouche:
La ceramolle è una variante dell’acquaforte, viene utilizzata per ottenere delle incisioni dai tratti morbidi e delicati. Essa differisce dalla acquaforte per l’aggiunta di sego nella vernice o cera impiegata in modo da renderla appiccicosa. Il disegno in questo caso non viene eseguito direttamente sulla lastra verniciata ma su un foglio di carta sottile appoggiato sopra la vernice.

Serigrafia Polimaterica.

Opere